Fondazione Bonoris: 487mila euro per i bambini in difficoltà

Forse non lo utilizzano più in molti ma l’espressione “la borsa del Bonoris” divenne proverbiale tra i bresciani ad indicare le grandi ricchezze che il conte Gaetano Bonoris aveva accumulato nel corso della sua vita e che, alla sua morte nel 1927, divennero patrimonio della Fondazione amministrata dalla Congrega. Da allora lo scopo è rimasto quello di «promuovere e sussidiare istituti, enti e organizzazioni in genere […] delle Province di Brescia e di Mantova in parti uguali, che abbiano per fine anzitutto di prestare aiuto e protezione a minori e giovani privi del sostegno familiare».

La Commissione erogatrice per statuto è composta da tre membri, indicati dal vescovo di Brescia, dal vescovo di Mantova e dalla famiglia Soncini, cui apparteneva la madre del conte Bonoris.Il termine per la presentazione delle domande di contributo per il 2018 è scaduto il 30 settembre e la Commissione si è riunita martedì 9 ottobre deliberando complessivamente 486.603 euro in favore di 43 enti ed associazioni dedite alla cura e all’accompagnamento dei minori meno fortunati delle province di Brescia e Mantova. Presenti alla riunione di martedì mons. Gaetano Fontana, mons. Paolo Gibelli e il dr. Ercole Soncini.

Sono 27 i progetti sostenuti sul territorio bresciano, 16 su quello mantovano e hanno riguardato progetti meritevoli di enti a favore del disagio e della disabilità minorile (assistenza alle famiglie in difficoltà, integrazione di profughi, rifugiati ed immigrati, gestione comunità e spazi per famiglie, creazione poli di aggregazione giovanile e intervento a supporto della disabilità con lo scopo di migliorare l’inclusione sociale).

Trascorsi novant’anni dal gesto di generosità e di fiducia da parte del conte Gaetano Bonoris, l’operato della sua Fondazione in favore dei minori bresciani e mantovani attesta, una volta di più, il valore del dono, che si dimostra capace anche di passare attraverso le generazioni.