Una casa per ritornare a vivere: un crowdfunding a sostegno del Vol.Ca

«Non si deride un detenuto, mai»
«Perché no?»
«Perché non può difendersi. E poi perché forse è innocente… In ogni caso perché è un infelice»
(Dialogo tra padre e figlio in IGNAZIO SILONE, Uscita di sicurezza)

Cerchiamo aiuto per completare l’arredamento di un appartamento nella città di Brescia destinato al recupero dei detenuti in misura alternativa. I mobili e la biancheria sono già stati trovati, occorrono fondi per l’acquisto degli elettrodomestici e di qualche piccolo arredo.

C’è un’associazione a Brescia che dal 1987 offre un volontariato qualificato e particolare; si tratta del Vol.Ca. ed ha sede in via Pulusella 14. Tutta la sua attività si riassume in una formula antica “visitare i carcerati”, riletta e pensata con le attenzioni dell’oggi. Non si tratta solo – come poteva avvenire un tempo – di varcare le soglie degli istituti di pena per incontrare le persone detenute portando ascolto e sollievo. C’è l’obiettivo del reinserimento in società attraverso percorsi di lavoro e di riscatto. C’è l’assistenza alle famiglie, specialmente quelle con figli minori. Ci sono ferite da sanare.

In questo spirito, nell’opera dei volontari grande importanza rivestono le “accoglienze”: sono appartamenti, messi a disposizione dal Comune e dalla Congrega della Carità Apostolica, destinati allo svolgimento di alcuni permessi o delle misure alternative alla detenzione. Grazie a questi progetti abitativi i volontari garantiscono l’accompagnamento delle persone e la possibilità di compiere attività lavorative all’esterno del carcere, come importante occasione di recupero.

La storia del gruppo di persone che da oltre 30 anni svolge questo silenzioso servizio è raccontata nel libro “Angelo Canori. Testimonianze e scritti” pubblicato dal Ce.doc pochi mesi fa a ricordo dello storico presidente del Vol.Ca.

“Mai vedere un bisogno e non fare niente”. Aiutare questo volontariato nato dall’esperienza della Caritas è contribuire allo sforzo di chi contribuisce a rendere più umana la città di tutti noi, rispondendo al male con il bene.