Un aiuto a chi aiuta: la Fondazione Bonicelli Reggio Pederzani

Un aiuto a chi aiuta. Di più: un aiuto a chi aiuta persone che stanno male ma sono spesso discriminate. E lo stigma finisce per avvolgere e impoverire tutta la famiglia. Con questa convinzione Eva Pederzani ha nominato propria erede la Congrega  con l’onere di costituire una fondazione che provvedesse al sostegno, in Brescia e provincia, dei familiari che assistono gli ammalati mentali. La Fondazione Bonicelli Reggio Pederzani, il settimo ente di erogazione amministrato dal Sodalizio, con una dote iniziale di 9,6 milioni è stata riconosciuta giuridicamente il 23 maggio 2018. Da allora la Commissione Direttiva, composta da cinque Confratelli del Sodalizio, ha iniziato un percorso fatto di incontri con associazioni, istituzioni e persone operanti nel campo della malattia mentale quale presupposto delle Linee guida e del programma di attività approvati il 15 novembre 2018.

Con vera intuizione caritativa, rivolta soprattutto alla famiglia, la nuova fondazione schiude alla Congrega un ambito di intervento in passato lambito solo incidentalmente. Intercettare queste sofferenze e le povertà correlate richiede innanzitutto un arricchente confronto con la realtà locale, secondo la tradizione più antica del Sodalizio. Numerose sono le trasformazioni e le conquiste in tema di dignità della persona nel campo del disagio psichico. Basti pensare che, in meno di 100 anni, si è passati dalla custodia in manicomio e nell’ospedale psichiatrico ad un approccio che prevede azioni di valutazione, cura e riabilitazione con il fine di prospettare la vita in autonomia.

Resta però ancora molto da fare: la presenza di una persona con malattia mentale in famiglia può essere un fattore di impoverimento economico, per esempio quando la patologia richiede assistenza educativa, sostegno psicoterapeutico e farmacologico e/o quando si manifesta attraverso comportamenti compulsivi o distruttivi, quando non è riconosciuta una indennità economica al paziente, quando diminuiscono le capacità lavorative di chi ha un disturbo mentale, quando il caregiver riduce o rinuncia al lavoro per necessità di assistenza…

Per rispondere a queste necessità la fondazione ha stanziato nei primi anni di attività 125mila euro, suddivise tra gli aiuti alle persone in difficoltà e il sostegno a progetti di associazioni di familiari e di altri enti. Solo nel 2021 ha donato oltre 51mila euro a 24 famiglie con malati psichici e a 7 associazioni che si occupano di progetti di sostegno ai nuclei familiari interessati dalla malattia mentale.

È stata inviata in questi giorni una comunicazione alle parrocchie per far conoscere sempre più questa possibilità di aiuto e intercettare le necessità più nascoste di queste famiglie. Tutti possono inviare segnalazioni e richieste di contributo alla Fondazione ma i parroci in particolare vengono a contatto più che con la malattia, con le situazioni dei familiari.

Accanto all’ingente lascito, la signora Pederzani ha disposto alcuni legati. Tra i beneficiari, la Fondazione Biblioteca Morcelli Pinacoteca Repossi di Chiari, le parrocchie di Sant’Afra e San Giuseppe Lavoratore in città per la gestione della scuola materna “Sandro Bonicelli”, il Dormitorio San Vincenzo de Paoli e l’Associazione Nazionale Alpini. Prima di lei il marito – scomparso nel 2003 – attribuì alcune proprietà immobiliari alla Congrega stessa e alla cooperativa Nikolajewka. In tali destinazioni si completa così il quadro dei molteplici interessi e dei legami personali e familiari che hanno portato i coniugi Bonicelli Reggio a ricordare i luoghi e le realtà più care. Oggi la Congrega porta avanti questo cammino per onorare quella che, secondo gli amici più stretti, viene ormai indicata come “la scelta di Eva”.