Investire nella cultura per promuovere il cambiamento sociale. È questa una delle principali linee strategiche della filantropia europea e, in particolare italiana, in coerenza con una visione oramai consolidata che riconosce alla cultura un forte potere trasformativo all’interno della società. La cultura, al di là del proprio valore intrinseco, appare un ambito di investimento chiave in quanto permette di agire in maniera trasversale in ambiti diversi producendo partecipazione, sostenibilità, rigenerazione economica, senso di appartenenza e, in una parola, crescita comunitaria.
In che modo, però, gli Enti Filantropici possono innescare trasformazioni sociali a partire dal sostegno alla cultura? Quali sono le azioni specifiche concepite per consolidare il patrimonio culturale e facilitarne la diffusione e la fruizione? Se ne discuterà venerdì 27 ottobre a Brescia, nell’ambito del convegno Filantropia e il potere trasformativo della cultura curato da Assifero, l’Associazione Italiana delle Fondazioni e degli enti filantropici, e dalle socie bresciane, la Congrega della Carità Apostolica e le fondazioni ASM, Comunità Bresciana e Tassara, in uno scenario in cui la riflessione sulla cultura, grande protagonista del 2023, non può prescindere dalla relazione con la comunità di riferimento.
La Congrega della Carità Apostolica è una istituzione di beneficenza, privata e di ispirazione cristiana, laica e indipendente. È nata a Brescia nel 1535, prima che fosse celebrato il Concilio di Trento, ma le sue origini risalgono alle confraternite caritative cittadine del Duecento.
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