“Insieme per la cura” Brescia si unisce contro la povertà sociale e sanitaria

Contro l’emergenza povertà, Brescia fa squadra e dà vita al progetto “Insieme per la cura”. Un nuovo protocollo d’intesa sottoscritto da enti, associazioni, fondazioni e Diocesi di Brescia, per contrastare la crescita di situazioni sempre più diffuse di marginalità, sociale e sanitaria, attraverso interventi a medio termine.
Un percorso multidisciplinare che ha come indirizzo il potenziamento, tramite professionisti sanitari, personale medico e infermieristico “itineranti”, della presa in carico dei soggetti più fragili. Nello specifico: persone senza dimora che, si ritrovano a dover far fronte quotidianamente a processi di esclusione dai diritti di cittadinanza e dalla riduzione delle opportunità economiche, lavorative, culturali e relazionati.
Tre i principali obiettivi del protocollo:

  • migliorare l’accesso ai servizi sanitari e sodo-assistenziali delle persone senza fissa dimora in condizioni di fragilità sociale
  • creare un sistema di supporto integrato che garantisca continuità assistenziali post-ospedalizzazione;
  • promuovere la collaborazione e la comunicazione tra le strutture ospedaliere, i servizi sociali, le organizzazioni no-profìt e le istituzioni locali.

Secondo lo studio, il 57% di chi si rivolge a strutture di accoglienza locali (Rifugio Caritas, Mensa Menni, Casa Betel, Villaggio San Giovanni di Dio FBF, Società San Vincenzo De’ Paoli) presenta anche problematiche sanitarie, fisiche e/o mentali, e per le quali sono necessarie cure mediche, infermieristiche e/o psichiatriche. Inoltre si fanno strada altre due criticità: le persone senza dimora dimesse dagli ospedali necessitano di un’assistenza sanitaria che ricoveri notturni o strutture residenziali non riescono a gestire; mentre chi vive in strada e non ha permessi regolari di soggiorno o di residenza è restio, in caso di bisogno, a rivolgersi a ospedali o altri servizi di cura attraverso i canali formali e istituzionali. “Fondamentale quindi – dichiarano le realtà coinvolte – è dare il via a collaborazioni tra istituzioni e organizzazioni del Terzo settore per permettere di ideare e concretizzare strategie strutturate e codificate, e azioni integrate e innovative per supportare al meglio tutte quelle persone bisognose che necessitano di assistenza sodo-sanitaria, anche attraverso azioni individuali”.

l firmatari del protocollo: Acli provinciali; ATS (Agenzia di Tutela della Salute) di Brescia, Fondazione Opera Caritas San Martino braccio operativo di Caritas Diocesana di Brescia; Associazione Casa Betel 2000 ONLUS; Kemay Società Cooperativa Sociale; Comune di Brescia; Congrega della Carità Apostolica; Congregazione Suore Ancelle della Carità; Diocesi di Brescia; Fondazione Poliambulanza; Provincia Lombardo Veneta – Ordine Ospedaliere San Giovanni di Dio Fatebenefratelli a cui afferisce l’IRCCS Centro San Giovanni di Dio e il Villaggio di San Giovanni di Dio ramo ONLUS con sede a Brescia; Società San Vincenzo De Paoli. Un progetto che nasce da un’analisi effettuata sulla città di Brescia e che mostra il triste aumento di situazioni di indigenza e miseria che costringe sempre più persone, uomini e donne, a vivere in strada o in giacigli di fortuna.

Tutte le parti interverranno al progetto secondo le proprie peculiarità e specificità. Congrega si è impegnata a mettere a disposizione risorse proprie e, su richiesta dei promotori del progetto, farà inoltre da collettore delle donazioni a sostegno dell’iniziativa che potranno essere effettuate tramite bonifico bancario:

IT 76Z05387 11205 000042708878
intestazione: Congrega della Carità Apostolica ente filantropico
causale: “INSIEME PER LA CURA”