Il teatro a scuola, grazie alla Fondazione Luigi Bernardi

Si chiama “Teatrino DigitAle – Ti prendo per mano” ed è il teatro a misura di bambino… 

Il progetto nasce dalla collaborazione fra Teatro Telaio e il Fondo REDRisorse Educative per la Disabilità della provincia di Brescia, gestito da FISM (Federazione delle scuole materne), Congrega della Carità Apostolica, Fondazione Comunità e Scuola e dalle Fondazioni che si occupano di infanzia Dominique Franchi, Villa Paradiso e Museke.

Grazie a un contributo della Fondazione Luigi Bernardi – amministrata dalla Congrega – e grazie ad altre risorse di Teatro Telaio, vengono offerti alle scuole un laboratorio e uno spettacolo. L’iniziativa si rivolge alle sezioni dove è presente almeno un alunno con disabilità ed è gratuita per i primi venti dei tantissimi istituti che hanno dimostrato il loro interesse a partecipare. La prima fase del percorso, avviata a marzo, si concluderà entro maggio, ma poiché le scuole che hanno risposto sono già più di cinquanta, si stanno cercando ulteriori risorse per poter riprendere, sempre, se possibile, in forma gratuita, nel prossimo anno scolastico.

Il progetto rappresenta un’evoluzione di “Ti prendo per mano”, programma di Teatro Telaio che punta a indagare e sperimentare pratiche per migliorare l’accessibilità dello spettacolo teatrale da parte di bambini/adolescenti con disabilità in particolare nell’ambito dello spettro autistico. Una delle pratiche sperimentate è quella della “preparazione” allo spettacolo, con un’operatrice che, attraverso esercizi, racconti e immagini facilitate, insieme all’insegnante di sostegno lavora col bambino per prepararlo alla fruizione, auspicando che ciò possa avere ricadute positive sull’intero gruppo classe, in un’ottica di educazione all’inclusione e all’autonomia.

Lo spettacolo inserito in questo specifico progetto sarà “Teatrino DigitAle” con Alessandro Calabrese, nato dal lavoro di Teatro Telaio nell’ambito del “microteatro” e su modi diversi di relazionarsi col proprio pubblico, in spazi alternativi da quelli teatrali canonici. Anche a causa dell’emergenza Covid, si è avuta l’opportunità (seppure non voluta) di realizzare un tipo di teatro che prevede una stretta vicinanza con il pubblico e un rapporto quasi personale con lo spettatore. Teatrino DigitAle, che vede in scena una faccia e due dita, si rivolge a una classe, massimo due, alla volta. Lo si vuole dedicare a tutte quelle scuole, magari piccole e periferiche, che da tre anni ormai hanno dovuto rinunciare alle uscite e ai progetti culturali.

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