A confronto con l’autismo

Centro di formazione e ricerca
“Conte Gaetano Bonoris”

È l’autismo il focus del secondo progetto, per il quale la Fondazione Bonoris ha deliberato di vincolare il proprio contributo alla finalità precisa della ricerca e della supervisione scientifica degli interventi condotti sui minori.
In questo modo si è voluto offrire un incremento qualitativo ad un progetto sperimentale che ha ricevuto, per le peculiari caratteristiche, il riconoscimento ufficiale dalla Regione Lombardia ed è in attesa del pieno accreditamento. L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Bresciana Assistenza Psicodisabili Onlus, con la quale si è concordata la costituzione di un centro di formazione e ricerca intitolato al conte Gaetano Bonoris nell’ambito delle attività relative a minori affetti da disturbo dello spettro autistico.
Il centro si colloca all’interno del complesso abilitativo intitolato alla memoria di Francesco Faroni, edificato in viale Duca degli Abruzzi a Brescia. Il servizio – che oggi accoglie 36 minori – è stato prima svolto in spazi presi in locazione, mentre nel giugno 2012 si è avuta l’inaugurazione della nuova sede a ciò dedicata. Il bisogno affrontato è di grande attualità: secondo i dati disponibili, infatti, questa problematica rappresenta una delle cause più frequenti di disabilità intellettiva, interessando cinque bambini su mille.
Il Centro, che la Fondazione Bonoris si è impegnata a sostenere per un triennio, persegue tre scopi principali: anzitutto promuove azioni incentrate sul sostegno psicologico alle famiglie dei bimbi; sviluppa attività di sensibilizzazione della comunità e di formazione di insegnanti, assistenti e professionisti in genere; realizza, infine, attività di ricerca sperimentale, con l’obiettivo di validare il lavoro svolto in sede abilitativa e diffonderne gli esiti.
Il primo risultato conseguito è l’avvio di corsi per insegnanti, al fine di formare figure professionali in grado di implementare interventi comportamentali in realtà scolastiche o domiciliari, in strutture ambulatoriali o diurne, con i bambini con disturbi dello spettro autistico e, più in generale, con persone affette da disabilità dello sviluppo.