Il 2017 della Fondazione Dominique Franchi Onlus

83.894 euro, questo è quanto la Fondazione Dominique Franchi Onlus ha distribuito nel 2017, dai dati a consuntivo approvati nel bilancio lo scorso aprile. Quasi il 50% è stato destinato al sostegno diretto di 86 minori in difficoltà, il 35% a minori autistici attraverso lo strumento del Fondo Autisminsieme e il resto per progetti strutturati in Italia e all’estero, in particolare in Bangladesh dove continua il prezioso lavoro del PIME presso l’ostello per orfane costruito nel 2010.

Gli aiuti sono indirizzati all’ambito sanitario (spese per farmaci, terapie e progetti di assistenza, spese per interventi psicoterapeutici, spese dentistiche e ottiche), a quello della disabilità (spese per trattamenti e terapie o per progetti di sollievo alle famiglie), all’ambito scolastico (acquisto materiale didattico, spese per la mensa, per il doposcuola e i trasporti) e a situazioni di grave indigenza familiare.
Dal 2011 (anno di costuzione della Fondazione) la beneficenza distribuita è di 332.451 euro, una cifra ormai superiore al patrimonio iniziale di 300mila euro messo a disposizione dai coniugi Franchi con l’intenzione di aiutare i bambini meno fortunati in ricordo della loro piccola Dominique.

Un risultato straordinario reso possibile anche grazie al sostegno di tanti “amici di Dominique”. Nel 2017 sono stati raccolti 74.103 euro a cui si aggiungono 90.000 euro per la costituzione del Fondo RED (Risorse Educative per la disabilità) insieme a ADASM/FISM e Fondazione Comunità e Scuola, una nuova realtà operativa a sostegno della disabilità nelle scuole paritarie della provincia di Brescia e che procederà con le prime erogazioni a settembre 2018.
 

Alessandro Franchi, Presidente della Commissione direttiva e papà di Dominique tiene a sottolineare che “l’approccio degli operatori della Fondazione e della Commissione stessa è condotto su differenti piani: ascolto della richiesta, accoglienza della fatica, valorizzazione delle risorse genitoriali e territoriali. Risulta fondamentale” – continua Franchi – “il lavoro di rete che l’ufficio beneficenza svolge con i servizi sociali, le Caritas e le San Vincenzo parrocchiali, le cooperative e le associazioni di volontariato.”

Più della metà dei minori aiutati ha avvicinato la Fondazione per la prima volta nel 2017 e la maggior parte delle erogazioni è convogliato verso le spese sanitarie e di sostegno a minori con difficoltà sanitarie o minori portatori di handicap in risposta ad un aumento di bisogno in tale delicato settore. L’insufficienza economica della famiglia, legata alla crisi degli ultimi anni, e i tagli della spesa pubblica si sono infatti ripercossi in modo pregnante anche nel mondo dei minori con deficit fisici o psicofisici. Per questo si conferma l’importanza di riservare una quota significativa per le spese sanitarie e di sostegno al fine di permettere ai minori una buona qualità di vita e la possibilità conseguire sempre più ampi orizzonti di crescita.

 
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