Fondazione Bonicelli Reggio-Pederzani, un aiuto a chi aiuta

Smarrimento, angoscia, solitudine. Anche di questo è fatta la quotidianità di chi vive accanto a una persona affetta da malattia mentale. Sentirsi impotenti e mettere in secondo piano i propri bisogni è ciò che accade nella maggior parte dei casi, ma, come i malati hanno diritto alla cura, anche chi si occupa di loro non deve essere lasciato solo. La sofferenza mentale può essere anche causa di povertà, oltre che di esclusione e disagio sociale. La presenza di un familiare con problematiche psichiatriche può determinare la riduzione delle entrate economiche del nucleo (in conseguenza della riduzione dell’orario di lavoro per la necessità di gestire il familiare o per l’impossibilità del familiare di mantenere un lavoro a causa della patologia) o l’aumento delle spese (farmaci, sostegno psicologico, educativo, comportamenti compulsivi legati alla patologia, maggior bisogno di assistenza per comportamenti provocatori, impulsivi, autolesivi che richiedono controllo). I sussidi riconosciuti in seguito alla certificazione di invalidità per patologia dell’area della salute mentale non coprono le spese ordinarie e/o straordinarie. La qualità di vita e il benessere dei familiari che assistono gli ammalati mentali ne sono, di conseguenza, fortemente influenzati. Per queste ragioni la Fondazione Bonicelli Reggio Pederzani opera a sostegno dei familiari di persone che soffrono di malattie psichiche nel territorio bresciano.

Il riconoscimento giuridico della Fondazione è avvenuto il 23 maggio 2018, mentre la Commissione direttiva, composta da cinque membri indicati dalla Congrega della Carità Apostolica tra i Confratelli del Sodalizio, ha iniziato a operare dal 26 giugno 2018 attraverso una serie di incontri con associazioni, istituzioni e persone operanti nel campo della malattia mentale. Nel 2019, in attesa di un fondo apposito in capo alla Fondazione, l’ente amministratore ha destinato una quota delle proprie risorse a situazioni che rispecchiavano il bisogno indicato nello statuto. Dal 2020 ha preso avvio l’autonoma attività di beneficenza della Fondazione, con erogazioni per 45.000 euro.

Per quanto riguarda gli aiuti alle famiglie, sono state accolte 16 richieste per un totale di 21.000 euro. Gli interventi hanno riguardato cure mediche, percorsi formativi, sostegno psicologico o educativo, spese ordinarie (utenze, affitto, ecc.) trascurate per sostenere costi legati alla patologia del familiare. In alcuni casi, la Commissione ha ritenuto di coprire i costi di percorsi di psicoterapia e sostegno psicologico o educativo al familiare con problemi di salute mentale quale contributo indiretto ai caregiver e al fine di favorire il benessere all’interno della famiglia.

Nella maggior parte dei casi la segnalazione dello stato di bisogno è stata fatta dalla Congrega stessa (ufficio Beneficenza), in altre occasioni da realtà del territorio con le quali la fondazione Bonicelli Reggio – Pederzani ha iniziato a relazionarsi: una cooperativa (Fraternità Giovani), una associazione di familiari (Nessuno è un’isola), un servizio psichiatrico (CPS), un servizio sociale del Comune di Brescia, la società San Vincenzo de’ Paoli.

In riferimento alle realtà associative, lo scorso anno la Fondazione ha sostenuto attraverso contributi in denaro i progetti di quattro associazioni di familiari, di una cooperativa e di una associazione di volontari, per un totale di otto progetti e l’erogazione di 24.000 euro. Tali risorse hanno dato sostegno alle attività ordinarie o a progetti specifici fra i quali iniziative per la socializzazione e il tempo libero, laboratori di scrittura per l’elaborazione dei vissuti emotivi, sostegno psicologico ai familiari, progetti per la crescita del benessere all’interno della famiglia attraverso la formazione e l’acquisizione di competenze.

Il lavoro della Fondazione a sostegno delle famiglie di persone affette da malattia mentale continuerà anche nel 2021, anno per il quale è stato stanziato un budget di 50mila euro.