Fondazione Bonicelli Reggio – Pederzani al fianco di chi si prende cura della sofferenza mentale. Bilancio del primo anno di attività erogativa

Smarrimento, angoscia, solitudine. Anche di questo è fatta la quotidianità di chi vive accanto a una persona affetta da malattia mentale. Sentirsi impotenti e mettere in secondo piano i propri bisogni è ciò che accade nella maggior parte dei casi, ma, come i malati hanno diritto alla cura, anche chi si occupa di loro non deve essere lasciato solo. Con questa particolare attenzione a maggio 2018 è sorta la Fondazione Bonicelli Reggio Pederzani, che offre sostegno dei familiari di persone che soffrono di malattie psichiche nel territorio bresciano.

Nel 2019, primo anno di attività erogativa, la Fondazione ha seguito due filoni di intervento: l’aiuto diretto alle persone e il contributo ad associazioni di familiari ed enti.

Nel primo ambito sono state accolte 14 richieste di contributo economico, per un totale di 11.500 euro stanziati, che hanno permesso di alleviare la criticità di situazioni familiari molto complesse. Il sostegno è andato sia alle famiglie in cui a essere malato è uno dei genitori sia a quelle in cui il disturbo psichiatrico ha colpito i figli, minorenni o maggiorenni. In diversi casi le difficoltà sono accentuate dall’assenza di una delle due figure genitoriali.

I bisogni emersi dai colloqui che hanno portato all’istruttoria della pratica non sono tuttavia solamente economici. Ai familiari servono formazione, sollievo dalla cura del malato e uno spazio di sostegno psicologico. In alcune situazioni sarebbero necessari operatori a domicilio e aiuti per i trasporti.

Fino a dicembre 2019, la Fondazione ha risposto a 6 richieste di contributo economico presentate da enti che operano nel settore della salute mentale – cinque associazioni di familiari e una cooperativa – per un totale di 17.500 euro.

Si tratta di realtà che lavorano per promuovere la cultura della salute mentale, per contrastare l’isolamento dei pazienti e dei familiari, per dare spazi di elaborazione delle sofferenze e crescita personale, per promuovere il diritto di tutti ad avere una vita “normale”. Sono costituite da volontari, soprattutto familiari (genitori o partner di persone con patologia psichiatrica) che hanno vissuto in prima persona il dolore di fronte alla malattia psichica del proprio caro, la frustrazione e spesso lo stigma da parte della società.

Le erogazioni sono servite a sostenere sia attività ordinarie sia progetti specifici. I beneficiari sono stati Alleanza della salute mentale, Fraternità Giovani, La Cascina dei Miracoli, Il Chiaro del Bosco e Nessuno è un’isola.

Oltre al sostegno economico dato alle famiglie e agli enti, che continua anche in questi giorni di pandemia particolarmente difficili per chi deve fare i conti con la sofferenza psichiatrica, la Fondazione sta ampliando le proprie conoscenze nel mondo della salute mentale incontrando gradualmente le autorità sanitarie e gli operatori del territorio, con l’intento di contribuire sempre più attivamente  allo sviluppo di un’efficace rete di supporto.