Festa in via Silvio Pellico per Casa Cottinelli

Sabato 12 ottobre gli spazi dell’elegante villa liberty situata in via Silvio Pellico, 8 a Brescia, alle porte del centro storico della città e di proprietà della Fondazione Alessandro Cottinelli ospiteranno una giornata di festa aperta a tutti.

Si aprirà alle ore 10 con l’esposizione di oggetti d’arte e lavori di artigianato realizzati dai ragazzi frequentanti i laboratori di Fobap-Anffas e alla stessa ora sarà inaugurata la mostra fotografica curata da Petite Photo, lo studio fotografico situato a poca distanza, in via San Faustino.

Dalle 14 adulti e bambini potranno sperimentare la propria manualità e creatività grazie ai laboratori artigianali. Alle 16.30 il giornalista e scrittore Enrico Mirani presenterà il suo libro Il Brigadiere del Carmine e l’astronomo. Brescia 1925, dialogandone con Marcello Zane. A seguire una festosa merenda.

L’iniziativa nasce dalla volontà di divulgare l’operato della Fondazione Cottinelli, che in questo edificio ospita uno studentato universitario con 17 posti letto e il laboratorio di piccolo restauro e artigianato gestito da Fobap Anffas, che coinvolge 70 giovani con disabilità accompagnati da educatori e volontari.

La Fondazione nacque nel 1952 come Ipab Opera Pia Alessandro Cottinelli con il fine di “portare aiuto a ragazze bisognose, dando loro possibilità di apprendere un lavoro”.  La guerra era finita da poco: igiene, istruzione e lavoro erano ancora delle conquiste per cui faticare e la Fondazione aveva “lo scopo di promuovere e attuare il reinserimento nel mondo del lavoro di lavoratrici indigenti dimesse da luoghi di cura di età non inferiore a 18 anni”. La tubercolosi era una piaga seria e portava con sé un difficoltoso rientro in società, nacque così un laboratorio di sartoria e delle camere per alloggi. Debellata la tubercolosi, l’Opera Cottinelli dovette riorientare la propria azione: si accolsero e si formarono giovani donne in situazione di difficoltà. Nel 2007 si rese necessaria una ristrutturazione degli spazi di via Pellico e l’attività fu trasferita in via Pulusella, esperienza esauritasi nel 2013.

L’opera ha quindi modificato nel tempo le proprie strategie di risposta e dalla riqualificazione della storica residenza si ricavarono i posti letto per studenti fuori sede e il laboratorio situato nel seminterrato. Ogni anno la Fondazione, per mantenere uno dei suoi elementi costitutivi, non trascura di compiere erogazioni, nel 2023 sono stati deliberati contributi a 2 giovani donne.

da TG Teletutto

Fotografie dell’evento del 12 ottobre: